21.10.2020
Progetto GATE: I luoghi del turismo accessibile
Dachverband Mitgliedsorganisationen
GATE è un progetto di cooperazione transfrontaliera finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020. Al progetto lavorano organizzazioni austriache e italiane: la Fondazione Dolomiti UNESCO, la Cooperativa Sociale Independent L., il Comune di Santorso, il CAI Alpago, l’Università di Innsbruck e Salzburg Research.
Il Progetto GATE - Granting Accessible Tourism for Everyone nasce per rendere il turismo sempre più inclusivo consentendo ad un numero crescente di persone di svolgere attività all’aria aperta nella natura, al di là degli ostacoli ambientali, fisici e linguistici. La montagna, in particolare, rappresenta spesso una tipologia di turismo da cui molte persone possono sentirsi escluse, non solo disabili, ma anche anziani o famiglie con bambini piccoli. GATE si sviluppa nel territorio alpino e prealpino, un’area di grande valore naturale e paesaggistico, e si propone di collaborare a livello transfrontaliero per fare in modo che il turismo inclusivo non rimanga solo il “fiore all’occhiello” di alcuni territori alpini, ma diventi un’occasione per far crescere l’offerta turistica nel suo complesso, promuovendo un approccio “esperienziale”. GATE mostra dunque sentieri per le sedie a rotelle; mappe da guardare e ascoltare; brevi film sui sentieri nella lingua dei segni per permettere a tutti i turisti di assaporare appieno la montagna.
Due sono in particolare i siti partner visitati e testati: il Parco Rossi a Santorso (Vicenza) e il Geoparc Bletterbach ad Aldino (Alto Adige). Due esempi di come il turismo inclusivo può essere realizzato applicando la tecnologia.
Il Progetto GATE - Granting Accessible Tourism for Everyone nasce per rendere il turismo sempre più inclusivo consentendo ad un numero crescente di persone di svolgere attività all’aria aperta nella natura, al di là degli ostacoli ambientali, fisici e linguistici. La montagna, in particolare, rappresenta spesso una tipologia di turismo da cui molte persone possono sentirsi escluse, non solo disabili, ma anche anziani o famiglie con bambini piccoli. GATE si sviluppa nel territorio alpino e prealpino, un’area di grande valore naturale e paesaggistico, e si propone di collaborare a livello transfrontaliero per fare in modo che il turismo inclusivo non rimanga solo il “fiore all’occhiello” di alcuni territori alpini, ma diventi un’occasione per far crescere l’offerta turistica nel suo complesso, promuovendo un approccio “esperienziale”. GATE mostra dunque sentieri per le sedie a rotelle; mappe da guardare e ascoltare; brevi film sui sentieri nella lingua dei segni per permettere a tutti i turisti di assaporare appieno la montagna.
Due sono in particolare i siti partner visitati e testati: il Parco Rossi a Santorso (Vicenza) e il Geoparc Bletterbach ad Aldino (Alto Adige). Due esempi di come il turismo inclusivo può essere realizzato applicando la tecnologia.
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